Dov’è finito tutto il mefedrone?

Mefedrone: sostanza psicoattiva legale venduta su internet come ‘concime per piante’

 

La sostanza legale nota come mefedrone è diversa, nella sua forma originale, rispetto a ciò che è reperibile in seguito alla sua proibizione, con effetti sia positivi che negativi. Che sia una droga del tutto nuova?

 

Per coloro che si ricordano della carenza di MDMA del 2009/2010, i ricordi non sono sempre piacevoli. Il mefedrone aveva preso il suo posto essendo economico, facilmente reperibile, e (per un po’) legale. Era anche molto invitante, ma puzzava come urina di gatto e aveva numerevoli effetti collaterali sgradevoli, il che portò molti a desiderare il ritorno di MDMA.

Tuttavia per altri, i tempi del mefedrone sono ricordati sempre di più in maniera calorosamente nostalgica. Secondo utenti di forum sulla droga online, la maggior parte del mefedrone prodotto sin dal divieto rappresenta una sostanza meno forte e meno euforica, nemmeno sullo stesso livello rispetto a ciò che era reperibile prima del divieto, a prescindere da quanto uno consumi.

Ovunque venga discusso di mefedrone, si possono trovare messagi del tipo:

“Vorrei solo che fosse buono come lo era un tempo. Fare quella prima riga è stata la migliore sensazione di sempre, totalmente ineguagliata. A prescindere dalla qualità della roba di oggi non riesco a sentire la stessa sensazione.”

“Credo che tutta la ‘mcat’ pre-divieto venisse da una fabbrica in Cina, la quale, a causa di standard di pulizia bassi, produceva ‘mcat’ con molte impurità.[1] Erano queste impurità ad essere responsabili per l’improbabile euforia divina provata dalle persone.”

“Il dibattito sulla sostanza pre- e post- divieto non è irrelevante. C’è una differenza tra le due. Quando ti scendeva era brutale, sì. Ma ricordo anche sessioni incredibili di 3 giorni, in cui il secondo giorno ti sentivi bene proprio come il primo, e il terzo giorno ancora andavi forte.”

Questi son tutti messaggi veri, pubblicati su forum online molto popolari che trattano di droghe. Inoltre, l’elevato numero di questo tipo di messaggi li rende difficili da ignorare. Il forum Dream Market – forum del ‘darkweb’ dedicato al mercato nero online più grande al mondo –  recentemente bloccato, aveva un thread di discussione lunghissimo sul mefedrone con oltre un milione di visualizzazioni, il che lo rendeva il thread più visto di tutto il forum. In gran parte della discussione venivano affrontate teorie riguardo a cosa rendesse la sostanza pre-divieto migliore, con membri che parlavano della “qualità pre-divieto” come del santo Graal del mefedrone, e alla quale tutti i tipi di mefedrone post-divieto venivano paragonati.

Tuttavia, non tutti sono d’accordo.

“Perchè non avete gli stessi effetti che ho io?” legge un post sul forum Dnstars. “Ottengo TUTTI gli effetti del 2009 con la 4-MMC disponibile oggi nel 2019. Tremolio degli occhi, euforia, sudore del corpo e del palmo delle mani, chiacchericcio e sensazioni calorose e amorevoli.”

“La roba pre-divieto non è così differente per molta gente, solo per la gente nei forum” legge un altro. “Tutti i miei amici a cui do qualcosa dicono: ‘è esattamente come la ricordo, proprio come nel 2009’. Non possono realmente credere che sia ancora la stessa roba in giro.”

“Non sarà più probabile che nostalgia e un sistema di serotonina danneggiato abbiano un maggiore ruolo che qualche leggendario ingrediente andato perduto?” legge un post su Reddit. “Trova del buon mefedrone e sarà ancora uno dei migliori stimoli euforici, perfetto per sessioni ‘lunghe e sporche’, e ancora meglio se hai qualcuno con cui sc****e.”

Ovviamente, alcune persone non sono convinte del fatto che il mefedrone pre-divieto fosse niente di speciale o diverso. Tuttavia, queste rappresentano una minoranza.

 

Quindi, cosa sta succedendo?

 

Ѐ una situazione complicata. Per cominciare, non si può negare che la tolleranza influisca su chiunque. Coloro che hanno usato sostanze stimulanti in modo cospicuo per anni possono confermare che le droghe possono perdere parte della propria “magia” col tempo, o anche smettere di fare effetto del tutto.

Senza contare che la maggior parte degli individui che hanno consumato il mefedrone prima del bando sono oggi nei tardi venti o primi trenta anni di età, e di consequenza, a causa della diminuizione dei livelli ormonali, hanno livelli più bassi di serotonina e dopamina nel cervello.

C’è poi il fatto che il mefedrone derivi dal catinone, una sostanza chimica che si degrada molto rapidamente. Sebbene non ci siano studi diretti sul deterioramento di mefedrone in contenitori come una busta di plastica, il mefedrone è molto instabile in fluidi corporei conservati a temperatura ambiente o refrigerati. [2]  Questo fatto potrebbe essere rilevante dal momento che, prima del divieto, le fabbriche che producevano il mefedrone avevano un collegamento diretto con gli headshop e con gli spacciatori di strada. Considerata poi la grande domanda del prodotto, il mefedrone se ne andava dagli scaffali non appena li raggiungeva. Dalla proibizione, con minore richiesta e minori agganci tra fornitore e spacciatore, un parte del mefedrone potrebbe non essere così fresco.

Aggiungendo poi a questo i ricordi personali, le aspettative, la nostalgia, e l’effetto placebo... tutto ciò può spiegare la maggior parte delle differenze nei prodotti pre- e post-divieto.

Tuttavia, non vengono spiegate in alcun modo due fattori.

1.  La differenza nella manifestazione degli effetti.

Ѐ stato riportato che il rush iniziale della sostanza pre-divieto occorresse entro 1-2 minuti, o anche meno, quando sniffata (un report su Erowid.org sostiene addirittura 30 secondi) e che “ti investisse come un camion”. La sostanza post-divieto invece, secondo sia i novellini che i più esperti, richiede 5-10 minuti circa prima di fare effetto in maniera più lenta e discreta.

2. Alcuni degli effetti collaterali causati dal mefedrone pre-divieto.

Il ‘comedown’ (quando si smaltisce l’effetto della sostanza) da mefedrone pre-divieto era noto per essere particolarmente avverso, anche per coloro abituati ai tipici postumi da MDMA. Più persone hanno comunemente segnalato una folle ansia e una depressione quasi suicida per giorni. Sebbene neanche il mefedrone post-divieto sia privo degli effetti del comedown, la migliore sostanza reperibile oggi è molto più mite secondo i veterani del mefedrone (e mentre la biochimica di ognuno di noi è differente, in linea di massima i comedown peggiorano con l’età, anzichè migliorare).

Era anche noto che la droga pre-divieto causasse degli strani effetti collaterali, come insensibilità e perdita di colore in alcune parti del corpo. Un sondaggio Mixmag del 2010 riporta che il 15% delle persone hanno dichiarato dita fredde o blu, il che trova riscontro con ciò riportato sui forum online. Ciò nonostante, questi sintomi non sono stati riportati neanche una volta riguardo il mefedrone post-divieto. Ne consegue una certa differenza.

Il dibattito è continuato senza sosta producendo numerosi, tronfi thread sui forum online, ma non è mai giunto a delle conclusioni. E a quasi 10 anni dal divieto, ancora imperversa.

Dunque, ci sono prove che il mefedrone pre-divieto fosse chimicamente diverso dal mefedrone prodotto oggi?

Sì e no.

Sebbene il mefedrone sia stato sintetizzato per la prima volta nel 1929, non se ne registrò una vasta produzione fino al 2007, quando la compagnia isrealiana Neorganics vendeva la sostanza con i nomi ‘Neo-dove’, ‘Sub Coca’, e ‘Spirit’. Come con la maggioranza delle sostanza legali, non fu offerta nessun tipo di descrizione dei costituenti esatti di questi prodotti sui siti interenet della compagnia. Tuttavia, nel novembre 2007, venne postata sul forum Bluelight una analisi chimica di quattro prodotti Neorganics. I risultati mostrarono che ‘Spirit’ conteneva solo mefedrone, mentre ‘Neo-dove’ e ‘Sub Coca’ contenevamo entrambe caffeina, etilcathinone e ftalimidopropiofenone oltre al mefedrone.

L’etilcathinone è uno stimulante che agisce in modo simile alle anfetamine. Lo ftalimidopropiofenone non è uno stimolante attivo, ma è comunque considerato in grado di agire da profarmaco per i catinoni quando ingeriti, il che significa che può migliorare l’assimilazione del mefedrone da parte del corpo.

Ѐ possibile che, lavorando in modo sinergico, questo insieme di sostanze chimiche abbia prodotto effetti più forti di quelli del mefedrone post-divieto. I risultati mostravano chiaramente che due dei prodotti Neorganics contenevano, oltre al mefedrone, altre sostanze. A dispetto di ciò, come si sparse la voce che le capsule racchiudessero questa droga, è probabile che alcuni siano stati portati a credere che il mefedrone fosse in realtà tutto ciò che i prodotti Neorganics contenevano.

Tuttavia, questo può spiegare al massimo una minoranza di casi. I prodotti Neorganics furono messi fuori serie nel gennaio 2009 dopo che il governo isrealiano dichiarò illegale il mefedrone. Il mefedrone non è diventato popolare in Regno Unito e Europa fino al 2009, quando cominciò ad essere venduto online come “prodotti chimici per la ricerca”, “concime per piante” e “deodoranti/purificatori d’aria”. Mentre nel marzo 2009 c’erano meno di 10 venditori online di mefedrone, già a giugno nuovi siti venivano aperti quasi ogni settimana, offrendo una vasta scelta di prodotti presumibilmente contenti la droga. Ma non tutti erano prodotti puri.

“Ho letto tutti i thread e non ho trovato una parola riguardo al Crystallus” ha detto Cartel, utente di Dnstars. “Forse vi ricordate che dal 2006 al 2009, questa polvere era venduta da ogni fonte della rete libera. Era una vera bomba ed era... MCAT con un mix di bk-MDMA (metilone)”.

“Sì, dà più euforia e dura di più, - continua Cartel – la dose era minore (per quanto ricordo) però i comedown erano molto peggiori di quelli del puro 4-MMC (mefedrone). Al tempo non c’erano test per verificare la sostanza e sapere cosa ti prendevi, però nei negozi era spiegato nei menù. Ed era nella forma di cristalli scintallanti molto piccoli.”

Probabilmente, i ricordi di Cartel sono fuori tara di un anno circa, visto che il Crystallus non comparse fino al 2007/2008; comunque sia, questo non può essere verificato. I produttori di queste sostanza legali sono ormai impossibili da rintracciare, probabilmente morti a causa dei loro stessi miscugli velenosi o su un’isola remota a provare le ultimissime sostanze chimiche non classificate.

Eppure, c’è qualche prova a sostegno della dichiarazione di Cartel.

Nel 2009-2010, la polizia in tutta Europa ha confiscato grandi quantità di sostanze psicoattive, principalmente in forma di polvere, a individui e headshop. Queste comprendevano anche campioni di mefedrone, oltre a polveri bianche non identificate. Molte di queste sostanze furono analizzate e i loro contenuti riassunti nel report del 2010 di Europol e EMCDDA.

In generale, era piuttosto comune trovare mefedrone combinato con altri catitoni sintetici, ossia metilone, butilone e etilcathinone.

Sulle basi di queste conclusioni, è probabile che il Crystallus e altri mix di catinoni fossero venduti in grande quantità a headshop e persone in tutta Europa. Molti di questi prodotti furono sicuramente venduti come ‘mefedrone’ a una base di clientela alquanto ingenua, nello stesso modo in cui pillole contenenti MDMA e altri stimulanti sono frequentemente spacciate come ‘ecstasy’ dai rivenditori di strada.

Ѐ possibile che a molti di quelli a cui manca il mefedrone pre-divieto manchi in realtà il suo mix col metilone?

In molti modi sembra completamente plausibile.

Quando le persone si abbandonano ai ricordi del mefedrone pre-divieto, affermano tutti la stessa cosa; che gli effetti erano molto più simili a quelli da MDMA; più euforia, sensazioni corporee più piacevoli e più empatia rispetto a ciò che venne dopo il divieto. Si dice che in realtà gli effetti del metilone siano molto simili all’MDMA, anche se con una maggiore tendenza a ridosare. Il metilone inoltre era noto per causare ‘gurning’ (‘fare smorfie’, smascellare), controindicazione del mefedrone pre-divieto per qualche motivo molto meno pronunciata in quello post-divieto (se con il mefedrone pre-bando pareva ti fossi preso 20 pasticche, quello post-bando dava l’apparenza di un ‘raver’ rispettabile).

L’unico problema con questa teoria è l’affermazione che il mefedrone pre-divieto continuasse ad agire per giorni di fila, quasi senza diminuire in intensità, mentre è risaputo che l’effetto del metilone diminuisca rapidamente. Questo comunque non esclude del tutto la teoria. Se una persona prende più droghe ogni sostanza può alterare gli effetti delle altre, con risultati imprevedibili.

Tuttavia, altri non sono ancora convinti.

“La 4-MMC pre-divieto non era un mix di metilone” legge una risposta sul forum Dnstars. “C’era un mix disponibile chiamato Bubbles nei giorni pre-divieto. Ma non era come il mefedrone da solo.”

Infatti, le sostanze legali come Bubbles possono spiegare la ragione per cui gli effetti del puro mefedrone di oggi sembrano diversi ad alcune persone, ma non raccontano tutta la storia.

Nel 2010, uno studio dell’Università del Sunderland analizzò sei campioni di mefedrone. Uno dei campioni fu donato a BBC Radio North East e il resto fu acquistato dai siti internet www.flowerpowerfeeder.co.uk, www.ordermephedrone.co.uk, www.mrmeph.com, www.mephedrone2u.com, www.fastmephedrone.co.uk.

Tutti e sei i campioni contenevano due impurità a livelli <0.02% del peso. Solo un campione conteneva un’ulteriore impurità allo 0.31% in peso.

Questi sono livelli notevolmente bassi per una droga di strada. Sebbene le impurità siano sconosciute, secondo Mark Parking del Dipartimento di Scienze Forensiche e Monitoraggio delle Droghe al King’s College di Londra, sono probabilmente precursori chimici in forma reattiva. Di fatto, i ricercatori dell’Univesità del Sunderland sono arrivati alla conclusione che sia improbabile che queste impurità siano la causa di alcuni degli effetti collaterali riportati. E ad essere onesti, probabilmente non spiegano neanche gli effetti positivi più rimarcati.

Quasi ogni analisi eseguita sul mefedrone pre-divieto, infatti, mostra simili alti livelli di incontaminazione.[3] [4] [5]. Tuttavia, questi test non necessariamente rilevano la presenza di isomeri, i quali sono significativi nel determinare gli effetti di una droga.

Come molte droghe di strada, il mefedrone può esistere sotto forma di due isomeri, R e S, molecole chimicamente simili ma non identiche. In altre parole, l’isomero R di una droga avrà effetti diversi di un isomero S della stessa droga quando consumata. Quasi potrebbe essere affermato che ogni isomero sia una droga diversa.

Gregg and Baumann (2014) hanno dimostrato che l’isomero S del mefedrone è più serotoninergico, – il che gli conferisce proprietà simili all’MDMA – mentre l’isomero R ha più un effetto stimulante.

Potrebbe essere allora che la produzione del mefedrone pre-divieto risultasse in una sintetizzazione totale dell’isomero S? Questo sarebbe in linea con quanto affermato dai consumatori riguardo la sostanza post-divieto, descritta come priva degli effetti piacevoli e mielosi da serotonina. Sembra quasi troppo perfetto.

Purtroppo, non ci sono prove al riguardo.

Le analisi sul mefedrone comprato su internet prima del divieto riportano una sostanza racemica, ovvero con una miscela di isomeri nella proporzione 50/50. [5] Analisi sul mefedrone trovato nel 2014 a un festival e nelle acque di scarico in Regno Unito, oltre a ciò ottenuto da vasti confische del precursore chimico del mefedrone, 2-bromo-4’-metilpropriofenone, indicano che anche il mefedrone post-bando sia racemico. [6] [7] [8] [9]

“C’è un solo campione di mefedrone che ho analizzato prima del bando, ma prendendo in considerazione tutti gli altri catinoni che ho testato, sono quasi sicuro che tutti questi composti chirali siano scambiati per miscele racemiche”, dice Martin Schmid, scienziato che ha aiutato a identificare il mefedrone nei campioni sequestrati dalla polizia. “Trattarli come puri isomeri avrebbe costi intensivi e non ha molto senso, visto che in molti casi non sappiamo ancora quale dei due è l’eutomero (l’isomero con attività farmacologica desiderata).

Infatti, lo studio di Gregg e Baumann non uscì fino al 2014. L’idea che dei chimici, clandelistinamente, stessero sintetizzando un isomero puro senza neanche sapere quale dei due avesse più valore farmacologico, è cosi assurda che la si può escludere del tutto.

Ero perplesso. Se il mefedrone d’oggi è chimicamente lo stesso di quello pre-divieto, com’è possibile che abbia aspetto, odore e effetti così differenti?

 

C’è un uomo che può aiutare.

 

Dr. Zee è il chimico isrealiano a cui fu attribuita la scoperta del mefedrone nel 2004. Una volta che i fornitori cinesi capirono come produrla loro stessi, la droga inondò l’Europa come sostanza economica e legale (e il resto, come si suol dire, è storia).

La scoperta del mefedrone non è causa d’orgoglio per il Dr. Zee. Sedicente “psiconauta”, il suo obiettivo era ed è quello di imparare su sè stesso e la realtà trascendendo la normale coscienza – area dove gli effetti del mefedrone non si sono dimostrati all’altezza. “Aveva solo valore ricreativo” afferma dal suo officio in Amsterdam. “Ed era troppo ammaliante... non potevi averne un po’ e poi smettere. Se qualcuno ne è in grado, merita una medaglia.”

Considerando come la scoperta sia stata fatta oltre 15 anni fa, mi domando se i suoi ricordi di quei tempi non siano un po’ confusi. Comincio col dirgli come il mefedrone sia cambiato in aspetto nel corso degli anni. La roba cinese pre-divieto si presentava come fine polvere bianca o piccoli cristalli, simile allo zucchero. Una volta che il mefedrone fu proibito, la produzione si spostò verso l’India e la sostanza cominciò a comparire in forma di piccole scheggie, simili a chicchi di riso, e colore marrone chiaro/beige.

Prima che possa porre la mia domanda, il Dottore interviene: “Quello è il 4-MEC, non è mefedrone. Il mefedrone non produce frammenti o scheggie.”

“Aha!”

4-Mec è una droga che presenta molte similarità al mefedrone dal punto di vista chimico, ed è stato commercializzato da solo o abbinato ad altri catinoni sostituiti. Data la somiglianza strutturale, questa sostanza potrebbe essere stata identificata come mefedrone in test dove non è possibile differenziare tra i diversi catinoni.

“La sottile differenza nella forma delle molecole del 4-MEC fa sì che esso si cristallizzi in frammenti allungati, ciò che la gente chiama scheggie” dice il Dr. Zee. “Puoi prendere i cristalli allungati, frammentarli e ottenere così una polvere, ma è impossible far cristallizare il 4-MMC in lunghi frammenti o cristalli perchè non abbiamo diretto controllo sulle molecole.”

Mi sorprendo del fatto che nessuno mi avesse ancora detto che ciò che appare come scheggie non è, in realtà, mefedrone. La maggior parte delle persone riteneva semplicemente che la sostanza non fosse il meglio del meglio, poichè priva dell’euforia pura che la roba cinese aveva. Grazie a laboratori come Ecstasydata che compiono test su sostanze stupefacenti, sappiamo che gran parte del mefedrone post-divieto è davvero mefedrone e non qualcos’altro... eppure molti dicono che gli effetti sono “carenti”.

Come uomo di scienza, il Dr. Zee non ha tempo per ascoltare opinioni personali. Manca proprio una raccolta di documenti per questo tipo di informazioni, e il modo in cui sono state ottenute le rende difficili da analizzare. Tuttavia, il dottore suggerisce anche che alcuni degli effetti collaterali del mefedrone pre-divieto siano indicatori di una differenza chimica con la sostanza odierna. “Ricordo le foto di ginocchia e altre parti del corpo, blu. Ѐ curioso. Ma in tutti i miei anni di servizio in Olanda non ho mai incontrato questo fenomeno. Ѐ sempre stato riportato dal Regno Unito. Il perchè non lo so.”

Di fatto, nessuno dei consumatori di mefedrone di vecchia data nella mia città di Aberdeen ha mai provato questi sintomi, sebbene le maratone di tre giorni di ‘sbornia’ fossero la norma. Eppure, un amico di un amico da Dundee era abituato, insieme ai suoi soci, a ottenere “dita blu e palmi violacei” dalla sostanza pre-divieto. Curiosamente, non si riforniva su internet ma da un ragazzo che, a quanto pare, aveva creato il composto (o miscuglio) chiamato Bubbles. Tutto ciò dà ancora più peso all’idea che le persone che sperimentavano questi sintomi stessero usando un prodotto tagliato. O forse erano solo sintomi insoliti causati dal mefedrone pre-divieto.

Naturalmente, non è solo l’aspetto della droga ad essere cambiato dai tempi del divieto; l’odore è cambiato insieme ad esso. Gran parte del mefedrone post-divieto ha un odore molto leggero, descritto come simile alla vaniglia o alla candeggina. Al contrario, la sostanza cinese odorova così forte che la potevi sentire da un miglio di distanza, e lo stesso odore continuava a “fuoriuscire” dal tuo corpo per settimane a venire. Questo odore era invece solitamente descritto come piscio di gatto e schede elettroniche bruciate.

“Io direi piscio” dice il Dr. Zee, ricordandosi dell’odore. “Era anche giallognola a volte, il che porta la mente a collegarla con l’urina. L’odore era causato dai solventi.”

Questo mi interessa molto vitso che la mia ricerca suggeriva invece che l’odore fosse dovuto a metodi di finitura sciatti. Quindi, se il mefedrone cinese era tagliato con solventi, è possibile che i solventi abbiano impattato sull’assimilazione? Forse questo potrebbe spiegare il rush intenso riportato da molte persone.

“Non credo che i solventi abbiano effetto sull’assimilazione” afferma il Dr. Zee. “Come la polvere passa attraverso la membrana mucosa, che sia nello stomaco o nelle cavità sinusali (a seconda che a droga venga ingerita o sniffata), l’intera struttura viene decomposta in molecole singole, a prescindere dalla presenza o mancanza di solventi. Non hai altro che molecole singole a scorrere nel flusso sanguigno o nel liquido cerebrale. Dopodichè, i solventi, o ogni altra contaminazione, vengono trattati diversamente dal principio attivo.”

Un’altra teoria è stata esclusa. Nonostante ciò, il Dr. Zee crede che l’odore abbia a che fare col perchè la droga pre-divieto avesse effetti così diversi per alcuni.

“Ѐ un effetto psicologico. Se si legge della sfida della Pepsi – dove avevano messo della Coca-Cola in un cilindro blu e della Pepsi cola in un cilindro rosso – si può vedere come le persone sbagliano e spesso. Indovinano con meno frequenza che a mettere entrambe le bevute in cilindri bianchi. Questo dimostra come l’adescamento della propria mentalità abbia un ruolo importante nell’esperienza che si ha con le droghe”, afferma il dottore.

“Con la droga pre-divieto, i miei clienti la vendevano su siti internet e altro, e alcuni di loro vorrebbero proprio la sostanza che ricordava il piscio. Mi sorpresi molto nel 2008, quando distribuivo una partita molto chiara e con grossi cristalli e nessuno la voleva. Le persone non la riconoscevano a vista.”

Ringrazio il Dr. Zee per le sue opinioni e utili informazioni. Tuttavia non riesco a scrollarmi di dosso la sensazione che ancora mi manca un pezzo di puzzle. Ero tentato dal chiamarlo nuovamente e domandare dei solventi, della temperatura e delle condizioni di mescolamento del suo processo originario, ma rinuncio. Ѐ passato tanto tempo e dubito che si ricordi. Inoltre, anche con le mie inconsistenti conoscenze di chimica, so che queste sono solo maniere diverse per fare la stessa cosa. E da un punto di vista chimico, il prodotto finale è 4-MMC, o non lo è.

Comunque sia, esiste un’area della chimica dove tutte queste variabili entrano in gioco.

Il polimorfismo è l’abilità di una sostanza di esistere sotto diverse forme cristalline, a causa di varie condizioni nel processo di cristallizzazione (effetti del solvente, livello di supersaturazione, temperatura, cambiamenti nelle condizioni di mescolamento, ecc.)

Di fatto, il polimorfismo è molto comune tra le droghe e responsabile della disparità in molte proprietà come assimilazione, biodisponibiltà, tossicità. [10] Questo potrebbe essere di grande aiuto nello spiegare il rush iniziale del mefedrone pre-bando, e anche l’aumento di potenza e gli effetti collaterali.

O forse no.

Tutto questo disquisire sul mefedrone sarà incomprensibile per alcune persone. Per loro, il mefedrone era solo un sostituto per le droghe vere. Non era niente di chè.

Ma qualsiasi sia la tua opinione sulla sostanza, questi fatti mostrano che la qualità delle droghe di strada può variare considerevolmente e che non è semplice come quando si ha a che fare con un prodotto puro. Mostrano inoltre quanto, per una miriade di ragioni, gli effetti delle droghe siano soggettivi e quanto sia eternamente discorde la relazione tra compratore e spacciatore.

Forse la verità riguardo al dibattito pre-/post-divieto risiede verso il mezzo. Sebbene il rush iniziale della droga pre-divieto sia verosimilmente più forte, si può pensare che le altre differenze positive siano esagerate dalle persone. Sicuramente, il mefedrone non è l’unica droga riguardo la cui qualità un dibattito è in corso. Si può assistere al dibattito riguardo MDMA prodotta tramite PMK o Safrole; nonostante gli habitué ritengano che l’MDMA non sia più come quella della fine degli anni Novanta e prima di allora, a prescindere da quanto uno ne consumi, in realtà non ci dovrebbero affatto essere differenze. Forse è la natura umana stessa che ci porta a guardare al passato in maniera rosea; e se le pupille erano grandi e dilatate, allora forse il ricordo è ancora più roseo.

Lasciamo l’ultima parola a KingOfTheKing, utente di Dnstars, il cui messaggio mette le cose in prospettiva:

“Non puoi sapere senza averla provata e se non l’hai provata non capirai, visto che il mefedrone oggi produce ancora buoni effetti, ma non dello stesso livello della roba legale. Son tutti molto veloci a ricodare gli effetti positivi, ma gran parte dimentica di menzionare il mucchio di schifosi effetti collaterali che arrivavano poi.”

“Forse realisticamente, stiamo meglio senza.”

 

 

Fonti

[1] Power M (2013) From Chinese factory to UK households – realities of the trade in legal highs. [online] Available at: https://www.theguardian.com/society/2013/may/09/chinese-factory-trade-le...

[2] Johnson RD1, Botch-Jones SR (2016) The stability of four designer drugs: MDPV, mephedrone, BZP and TFMPP in three biological matrices under various storage conditions. Journal of Analytical Toxicology.

[3] Motbey CP, Karanges E, et al (2012) Mephedrone in adolescent rats: residual memory impairment and acute but not lasting 5-HT depletion. PLoS ONE. 

[4] European Monitoring Centre for Drugs and Drug Addiction and EUROPOL (2010) Europol-EMCDDA joint report on a new psychoactive substance: 4-methylmethcathinone (mephedrone). European Monitoring Centre for Drugs and Drug Addiction and EUROPOL, Lisbon. 

[5] Gibbons S, Zloh M. (2010) An analysis of the 'legal high' mephedrone. Bioorganic and Medicinal Chemistry Letters.

[6] Castrignano E, Mardal M, et al (2017) A new approach towards biomarker selection in estimation of human exposure to chiral chemicals: a case study of mephedrone. Sci Rep.

[7] Castrignano E, Yang Z, et al (2018) Enantiomeric profiling of chiral illicit drugs in a pan-European study. Water Research.

[8] International Narcotics Control Board (2016) Chapter III. Extent of licit trade in precursors and the latest trends in precursor trafficking [online] Available at: https://www.incb.org/documents/PRECURSORS/TECHNICAL_REPORTS/2016/PARTITI...

[9] International Narcotics Control Board (2019) Precursors and chemicals frequently used in the illicit manufacture of narcotic drugs and psychotropic substances [online] Available at: http://www.unis.unvienna.org/pdf/2019/INCB/Precursors_without_annexes_E_...

[10] Lu J, Rohani S (2009) Polymorphism and crystallization of active pharmaceutical ingredients (APIs). Current Medicinal Chemistry.